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ARBITRO |
Carlo Sguizzato Verona |
RISULTATO |
0-0 |
SOSTITUZIONI |
21° S.T. esce Gullit entra Lantignotti (Milan) |
24° S.T. esce Virdis entra Mannari (Milan) |
24° S.T. esce Monti entra Piscedda (Lazio) |
39° S.T. esce Di Canio entra Muri (Lazio) |
Lazio Ferma il Milan di Sacchi con un Prezioso 0-0: La Zona e il Calcio Olandese in Scena a San Siro
Nel cuore degli anni ’80, il calcio italiano è testimone di una delle sfide più emozionanti della stagione. La Lazio, sotto la guida dell’allenatore Materazzi, impone uno 0-0 sul temuto Milan di Arrigo Sacchi, una squadra che sta per diventare una leggenda del calcio mondiale. La sfida al leggendario San Siro, famosa per le sue notti indimenticabili, diventa un palcoscenico dove la squadra biancoceleste si fa rispettare, nonostante il predominio del calcio all’olandese del Milan e del suo innovativo sistema di gioco basato sulla “zona”.
In questa partita, la Lazio non si limita a difendere passivamente: il pressing alto e la disposizione tattica perfetta costringono il Milan a cambiare il suo solito gioco rapido e preciso. La difesa, ben organizzata da Materazzi, non lascia spazio agli attaccanti rossoneri, tra cui Van Basten, Gullit e Virdis, i veri protagonisti offensivi della squadra di Sacchi. I centrocampisti Monti, Marino e Gregucci, supportati dal terzino Beruatto, non solo annullano il gioco centrale degli avversari, ma impediscono anche che i temuti terzini del Milan, come Tassotti e Ancelotti, possano avanzare con facilità.
Nonostante l’impiego di tre delle sue stelle più grandi, Gullit, Van Basten e Virdis, il Milan non riesce mai a rendersi pericoloso. Le occasioni da gol sono davvero rare, con Martina, il portiere biancoceleste, che interviene in modo decisivo su pochi tentativi, come un colpo di testa di Mussi, ma senza mai essere realmente in pericolo. L’assenza di rifornimenti adeguati è il vero problema per il Milan, che trova nei rientri difensivi degli attaccanti biancocelesti la chiave per limitare le opzioni offensive.
Il pareggio, pur con il punteggio di 0-0, è un risultato che la Lazio festeggia con orgoglio. Si tratta del terzo pareggio consecutivo in campionato, ma questo 0-0 assume un significato speciale, vista la difficoltà dell’avversario. Per Materazzi, la prestazione della sua squadra è una prova di forza: “Visto? Ci sottovalutavate, ma abbiamo fermato i campioni d’Italia”, commenta con soddisfazione. E mentre Calleri si spinge a parlare addirittura di un possibile sesto posto, l’entusiasmo in casa Lazio è palpabile.
Il giovane Paolo Di Canio, una delle rivelazioni della Lazio, non può nascondere la sua emozione: “Giocare a San Siro è un’emozione unica”. Un riconoscimento che arriva anche dagli stessi avversari, con Tassotti e Ancelotti che, pur sconfitti, elogiano la determinazione della squadra romana. “Per come si è messa la partita, abbiamo rischiato che ci andasse anche peggio”, ammettono i giocatori del Milan, consapevoli del fatto che la Lazio ha saputo difendersi con intelligenza e fermezza.
Nonostante la giovane età e la relativa esperienza rispetto a squadre più blasonate, la Lazio di Materazzi ha dimostrato di poter reggere il confronto con i giganti del calcio italiano. La solidità difensiva, l’intelligenza tattica e la dedizione collettiva sono stati gli ingredienti chiave di una partita che verrà ricordata come una delle migliori espressioni di gioco di squadra del periodo. Se questo è il presente della Lazio, il futuro sembra essere promettente.
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