Lega Nazionale Professionisti A
Campionato Serie A
^6ª Giornata Domenica 20 Ottobre 1996
ore 15:30 Stadio “Marcantonio Bentegodi” Verona
VERONA: Gregori, Siviglia, Baroni, Fattori, Vanoli, Giunta, Bacci, Colucci, Manetti (28’st Orlandini), Maniero (45’st De Vitis), Zanini (40’st Ficcadenti).
Allenatore: Cagni.
ROMA: Sterchele, Annoni (37’st Fonseca), Trotta, Aldair, Lanna, Tommasi, Di Biagio, Bernardini (1’st Delvecchio), Cappioli, Balbo, Totti.
Allenatore: Bianchi.
Arbitro: Farina di Novi Ligure.
RETI: 31’pt Giunta, 6’st Delvecchio, 36’st Orlandini.
Roma Bocciata alla Prima Veronese: Sensi Accusa, “C’è Chi Si Crede un Padreterno”
La partita tra Verona e Roma, terminata con una netta sconfitta per i giallorossi, ha rappresentato l’ennesima delusione per la squadra capitolina, incapace di esprimere il gioco e la grinta che si erano visti nella vittoria contro il Milan. Un incontro che è sembrato più una commedia che una partita di calcio, con situazioni rocambolesche e un susseguirsi di eventi quasi comici.
Un Incontro Esilarante e Sconcertante
Verona-Roma è stata una partita caratterizzata da numerosi errori e situazioni assurde, degne di una commedia di Villaggio o Boldi. L’incontro, che ha visto il Verona prevalere, è stato un vero e proprio “flipper”, con palle svirgolate, arbitri abbattuti (involontariamente) e gol annullati. L’azione si è fatta particolarmente frenetica nei minuti finali, con il Verona che ha saputo sfruttare una giocata vincente di Orlandini, capitalizzando su un errore di Sterchele, fuori dai pali in un momento cruciale. Il Verona, pur con una squadra modesta, ha saputo mettere in campo determinazione, riuscendo a portare a casa una vittoria importante contro una Roma che ha mostrato tutte le sue lacune.
Roma: Un Biscotto Senza Grinta e Personalità
La squadra di Carlos Bianchi non ha brillato. Se da un lato Annoni e Di Biagio sono stati tra i pochi a salvarsi, la Roma ha deluso sotto ogni aspetto. Non c’era gioco, né grinta, né personalità. Dopo la vittoria convincente contro il Milan, che aveva fatto sognare i tifosi, la squadra è crollata, subendo la seconda sconfitta del campionato, questa volta contro l’ultima in classifica. Nonostante un tentativo di rimonta con il gol di Delvecchio all’inizio della ripresa, la Roma non è mai riuscita a ritrovare la sua identità. Il vero problema non sembra essere solo tecnico, ma anche psicologico. La squadra è sembrata completamente svuotata, incapace di reagire agli errori e alle difficoltà in campo.
Le Parole di Sensi: “C’è Chi Si Crede un Padreterno”
Al termine della partita, il presidente della Roma, Franco Sensi, ha rilasciato dichiarazioni amare, accusando i suoi giocatori di non aver dato il massimo. “Forse è una questione psicologica” ha commentato Sensi, facendo riferimento al cambiamento di atteggiamento della squadra dopo la vittoria contro il Milan. “Dopo il 3-0 contro i campioni d’Italia, qualcuno ha continuato a sentirsi un padreterno, e si sono visti i risultati.” Le parole del presidente riflettono il malumore che pervade la Roma in questo momento, una squadra che, pur avendo potenzialità, sta mostrando una preoccupante regressione nel gioco e nell’approccio mentale.
L’Identità della Roma Messa in Discussione
Questa sconfitta ha fatto emergere una verità dolorosa: la Roma sembra aver perso la propria identità. La squadra, che aveva mostrato buone qualità negli anni precedenti, non è riuscita a crescere e a migliorarsi. Nonostante l’esperienza e il potenziale di giocatori come Balbo e Totti, la Roma sembra essere rimasta una squadra che non è riuscita a fare quel salto di qualità necessario per competere ai massimi livelli. La paura di rimanere bloccati nei vecchi schemi e nella mancanza di grinta potrebbe essere il principale ostacolo per il futuro della squadra.
Il Futuro di Bianchi e Sensi
Carlos Bianchi, che aveva parlato di una proposta di rinnovo del contratto al 2000 da parte di Sensi, si trova ora a fronteggiare una situazione critica. Nonostante la buona partenza, la Roma è tornata a essere una squadra che fatica a esprimersi e che rischia di perdere la propria credibilità sul piano del gioco. La prospettiva di un rinnovo del contratto per Bianchi, quindi, sembra oggi un tema lontano e incerto. Se la Roma non riesce a ritrovare la sua identità, le parole di Sensi potrebbero rivelarsi più una speranza che una realtà.
Conclusioni: Una Roma in Difficoltà
In sintesi, la Roma ha avuto un incontro da dimenticare contro il Verona, una squadra che, pur modesta, ha messo in campo maggiore determinazione. La sconfitta lascia molte domande sulla tenuta psicologica e sul futuro della squadra, che sembra aver perso lo slancio post-Milan. I tifosi si chiedono come sia possibile che una squadra con tanto potenziale continui a fallire contro avversari più modesti. La risposta potrebbe risiedere nella mancanza di mentalità vincente, e forse anche nella difficoltà di un allenatore e di una squadra che non riescono a crescere e a rimanere al passo con i tempi.
La Roma è chiamata a una riflessione profonda se vuole evitare di rimanere una “buona squadra del passato” e riscoprire finalmente la sua identità.
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