Milan-Atalanta 1996-1997 (1-1)

Lega Nazionale Professionisti A
Campionato Serie A
^8ª Giornata Domenica ^3 Novembre 1996
ore 14:30 Stadio “Giuseppe Meazza” Milano

Milan: 1 Rossi Sebastiano, 2 Panucci II Christian, 11 Costacurta Alessandro, 3 Maldini Paolo, 8 Desailly Marcel, 16 Locatelli Tomas (1′ st Dugarry), 22 Davids Edgar, 4 Albertini Demetrio, 20 Boban Zvonimir, 23 Simone Marco (23′ st Baggio I), 9 Weah George
Panchina: 25 Pagotto Angelo, 14 Reiziger Michael, 5 Galli Filippo, 13 Coco Francesco (42′ st), 15 Ambrosini Massimo, 18 Baggio I, 19 Dugarry Cristophe
Allenatore: Morini Giorgio

Atalanta: 1 Micillo Davide, 19 Rossini Stefano (35′ st Gallo), 18 Foglio Paolo (30′ st Fortunato), 4 Carrera Massimo, 13 Sottil Andrea, 15 Sgrò Marco, 2 Herrera Josè Oscar (22′ st Rustico), 3 Bonacina Walter, 29 Carbone Angelo, 25 Lentini Gianluigi, 9 Inzaghi I Filippo
Panchina: 12 Pinato Davide, 23 Rustico Fabio, 21 Luppi Gianluca, 11 Gallo Fabio, 5 Fortunato Daniele, 10 Morfeo Domenico, 20 Rotella Franco
Allenatore: Mondonico Emiliano
Marcatori:
21′ pt: Inzaghi I (Atalanta)
^8′ st: Albertini (Milan) – Rigore
Espulsioni:
37′ st: Inzaghi I (Atalanta) – Espulso per doppia ammonizione

Atalanta-Milan 1-1: Un pareggio che salva Tabarez, ma la crisi del Milan è evidente

Nel match di ieri tra Atalanta e Milan, un palo salvato da Micillo al 49′ della ripresa ha impedito al Milan di uscire sconfitto, regalando un pareggio che sembra un sospiro di sollievo per il tecnico rossonero, Oscar Washington Tabarez. La sfida, che si è conclusa 1-1, ha visto un Milan in difficoltà contro un’Atalanta ben organizzata e capace di mettere sotto pressione gli uomini di Tabarez, a cui non è bastato nemmeno l’ingresso in campo di Roberto Baggio, che ha deluso le aspettative con un paio di occasioni clamorose sbagliate.

Un Atalanta combattiva e una difesa Milan che scricchiola

L’Atalanta, reduce da un buon periodo di forma, è riuscita a prendere il comando grazie al gol di Filippo Inzaghi al 21′. L’attaccante, ben servito da un preciso assist di Gigi Lentini, ha sfruttato un errore di Costacurta per battere Rossi e segnare il suo settimo gol stagionale, portandosi in parità con Weah nella classifica dei marcatori.

Nonostante una partenza positiva, il Milan ha mostrato ancora una volta le sue debolezze, soprattutto in difesa. La retroguardia rossonera è apparsa fragile, e il centrocampo non ha saputo garantire il solito supporto alla fase offensiva. A rendere le cose ancora più complicate, i rossoneri hanno dovuto fare a meno di un Weah non in forma, mentre Simone, spesso impreciso, non è riuscito a fare la differenza.

Un Milan troppo prevedibile

Con l’Atalanta che continuava a tenere il campo con energia e ordine, il Milan è sembrato stanco e privo di idee. Il tecnico Mondonico ha sfruttato la debolezza degli avversari, ma quando il Milan è stato costretto a reagire, ha trovato sulla sua strada un’Atalanta che non ha dato spazio. Il pareggio è arrivato grazie a un errore di Micillo, che ha commesso un fallo su Dugarry al 7′ del secondo tempo, portando all’inevitabile rigore trasformato da Albertini.

Nel corso della partita, il pubblico di San Siro ha invocato l’ingresso di Baggio, che, al 30′, ha avuto l’opportunità di portare il Milan in vantaggio con un tiro da posizione favorevole, ma ha incredibilmente sparato a lato. Solo tre minuti dopo, ha colpito il palo con un diagonale che avrebbe potuto decidere la partita.

La crisi del Milan: Cosa c’è dietro il declino?

Il pareggio di ieri lascia il Milan in una posizione di difficoltà, con la classifica che vede la squadra lontana dalle prime posizioni: a 4 punti dall’Inter, a 3 dal sorprendente Vicenza e a 2 dalla Juventus. La squadra di Tabarez sembra aver perso la brillantezza di un tempo, con i giocatori chiave che non riescono più a incidere come in passato. La difesa scricchiola, il centrocampo non è più in grado di costruire gioco e l’attacco dipende troppo dalle giocate individuali.

In questo contesto, il tecnico uruguayano non può più nascondere i suoi problemi, che sono ormai evidenti. La necessità di un rinnovamento è urgente, e il Milan dovrà affrontare il prossimo match con la Juventus con molta più determinazione se vorrà evitare di perdere ulteriore terreno in campionato.

Cosa aspettarsi dal Milan nel futuro?

Il Milan è chiamato a un cambiamento radicale, sia a livello tattico che psicologico. La squadra, pur avendo dei giocatori di qualità come Weah, Simone e Baggio, deve ritrovare la compattezza e l’intensità che l’hanno contraddistinta negli anni d’oro. La difesa necessita di un restyling, e il centrocampo deve tornare a essere il motore di un gioco che, almeno per ora, sembra spento.

Il futuro del Milan dipenderà anche dalla capacità di Tabarez di motivare e rinnovare il suo gruppo. Lavorare sodo, affrontare le difficoltà e riscoprire lo spirito combattivo potrebbe essere la chiave per uscire da questa crisi e rilanciarsi verso obiettivi più ambiziosi. Ma il tempo stringe, e ogni partita diventa sempre più fondamentale.

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