Roma-Sampdoria 1995-1996 (3-1)

Lega Nazionale Professionisti A
Campionato Serie A
18ª Giornata Domenica 21 Gennaio 1996
ore 14:30 Stadio “Olimpico” Roma

ROMA (3-5-2): Cervone, Aldair, Petruzzi, Lanna, Moriero (35’st Annoni), Cappioli (15’st Di Biagio), Thern, Statuto, Carboni, Balbo, Fonseca (43’st Delvecchio).
In panchina: Sterchele, Scarchilli.
Allenatore: Mazzone.

SAMPDORIA (5-4-1): Sereni, Balleri (43’st Bellucci), Lamonica, Mihajlovic, Mannini, Pesaresi (32’st Iacopino), Invernizzi, Evani (18’st Seedorf), Salsano, Karembeu, Chiesa.
In panchina: Cabella, Franceschetti.
Allenatore: Eriksson.

Arbitro: Braschi di Prato.
RETI: 44’pt Balbo, 6’st Mannini, 17’st e 49′ st Balbo.
Espulsi: 25’st Mannini per somma di ammonizioni, 46’st Aldair per doppia ammonizione.
Ammoniti: Statuto e Aldair per gioco scorretto, Mannini e Pesaresi.
Calci d’angolo: 6 a 5 per la Roma.
Spettatori 10.663.

Roma-Sampdoria 3-1: Balbo Trascina i Giallorossi alla Vittoria

La Roma torna a sorridere all’Olimpico grazie a una prestazione scintillante di Abel Balbo, autore di una tripletta decisiva. Nonostante i consueti problemi difensivi, i giallorossi riescono a superare una Sampdoria coraggiosa, ma penalizzata da errori fatali. Vediamo i dettagli di questa emozionante sfida.

Primo Tempo: Equilibrio e Spaventi Giallorossi

La partita si apre sotto il segno della Sampdoria, che sfrutta le incertezze difensive della Roma. Enrico Chiesa, in stato di grazia, mette subito in difficoltà la retroguardia giallorossa, costringendo Petruzzi a un intervento provvidenziale per evitare il gol. Poco dopo, Chiesa si ritrova nuovamente davanti alla porta spalancata, ma la sua conclusione finisce sul primo palo, lasciando Mazzone in preda agli spaventi.

La Roma fatica a creare gioco, incagliata in un prevedibile 3-5-2 che non riesce a sfruttare le corsie esterne con Carboni e Moriero. La tensione cresce tra i tifosi, che fischiano sonoramente i propri beniamini. Tuttavia, un episodio cambia l’inerzia del match: Fonseca subisce un fallo ingenuo da Salsano, e l’arbitro concede un rigore. Abel Balbo non sbaglia e porta in vantaggio i suoi, regalando un sospiro di sollievo al pubblico di casa.

Secondo Tempo: Balbo in Cattedra

Il momentaneo pareggio della Sampdoria, firmato da Mannini, sembra poter riaprire la partita, ma la Roma reagisce con determinazione. Un’azione personale di Carboni, atterrato vicino al corner, offre a Balbo l’occasione per il raddoppio. L’attaccante argentino trasforma magistralmente una punizione insidiosa, beffando il portiere blucerchiato Sereni.

Da quel momento, la Roma si sblocca. L’espulsione di Mannini per doppia ammonizione facilita ulteriormente il compito dei giallorossi, che dilagano nel finale. Di Biagio orchestra il gioco a centrocampo, mentre Statuto e Petruzzi si uniscono all’offensiva, creando occasioni su occasioni. Nonostante gli sprechi, la squadra di Mazzone chiude il match con un gol di Delvecchio, perfettamente servito da un ispirato Balbo.

Analisi e Considerazioni Finali

La vittoria per 4-1 non cancella i difetti strutturali della Roma, ma offre spunti positivi. Balbo si conferma leader offensivo, capace di risolvere le partite anche nelle situazioni più difficili. Tuttavia, restano evidenti le lacune a centrocampo e le amnesie difensive, che rendono necessaria una maggiore compattezza di squadra.

Per la Sampdoria, un risultato severo che non rende giustizia al coraggio dimostrato. Eriksson dovrà lavorare per trasformare le buone trame di gioco in punti concreti, soprattutto in trasferta.

Parole di Mazzone: “Sindrome da Olimpico Superata”

Nel post-partita, Carlo Mazzone ha commentato con una punta di ironia: “Finalmente abbiamo superato la sindrome da Olimpico, dove i nostri tifosi ci giudicano sempre troppo severamente.” Una vittoria che regala serenità all’ambiente romanista e riaccende le speranze per il proseguo della stagione.